Erato è la musa del canto corale e della poesia amorosa. Viene raffigurata come un giovane con indosso una corona di mirti e rose e tra le mani una lira e un plettro; vicino a lei è collocato un Amorino armato d’arco e di turcasso.
Stando alle informazioni fornite da Apollonio Rodio nelle sue Argonautiche, il suo nome significherebbe “amabile” e deriverebbe da Eros. Erato viene citata inoltre, insieme alle altre muse, nella Teogonia di Esiodo e invocata nel proemio di un poema ora perduto, la Radina, cui fa menzione Strabone. In entrambi i casi è una figura collegata all’amore, come anche all’interno del Fedro di Platone.
Da Erato nacquero Tamiri (suonatore di lira), Cleomene (poi sposo di Flegias) e, dall’unione con Arcade, Aza